C'è da chiedersi se si tratta solamente di un movimento "politicamente motivato" o, andando oltre, di un reale problema che preoccupa un'intera comunità che guarda al suo fututo con icchi incerti.
E, se da fonti ufficiali (il sindacato studentesco Unef), la decisione di chiudere l'ateneo francese è derivata dalla presa di posizione dell'assemblea degli studenti a favore del blocco delle lezioni, il presidente dell'università ha sottolineato l'importanza di raggiungere la calma "sperando che prevalga il consenso".
Ma non è legittima la libertà di espressione e di pensiero? Forse non si tratta di una semplice protesta. Non ci sono solo più universitari, ma anche studenti liceali.
Forse non è da liquidare con poche parole o facendo "muso duro", ma avviando un confronto che porti a non rivivere il passato.
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