sabato 24 novembre 2007

SCONTRI ALLA SORBONA. CHIUSA L'UNIVERSITA'

Studenti che protestano all'ingresso dell'università Sorbona di Parigi contro il governo e le sue proposte di riforma. Manifestanti che si scontrano con altri studenti che, all'opposto, vorrebbero entrare. Giovani che urlano la loro avversione nei confronti della legge governativa che porterebbe ad una maggiore autonomia amministrativa universitaria (promuovendo così l'azione dei privati) e verso il progetto di riforma pensionistico.

C'è da chiedersi se si tratta solamente di un movimento "politicamente motivato" o, andando oltre, di un reale problema che preoccupa un'intera comunità che guarda al suo fututo con icchi incerti.

E, se da fonti ufficiali (il sindacato studentesco Unef), la decisione di chiudere l'ateneo francese è derivata dalla presa di posizione dell'assemblea degli studenti a favore del blocco delle lezioni, il presidente dell'università ha sottolineato l'importanza di raggiungere la calma "sperando che prevalga il consenso".
Ma non è legittima la libertà di espressione e di pensiero? Forse non si tratta di una semplice protesta. Non ci sono solo più universitari, ma anche studenti liceali.


Forse non è da liquidare con poche parole o facendo "muso duro", ma avviando un confronto che porti a non rivivere il passato.



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